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Alberto Belli Paci, figlio di Liliana Segre, aprirà la Settimana della Memoria all’IC Rapallo

Sarà Alberto Belli Paci, figlio della senatrice Liliana Segre ad aprire la settimana della Memoria, che l'Istituto Comprensivo Rapallo celebra ogni anno

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Sarà Alberto Belli Paci, figlio della senatrice Liliana Segre ad aprire la settimana della Memoria, che l’Istituto Comprensivo Rapallo celebra ogni anno, dedicando non soltanto il giorno del 27 gennaio – 79° anniversario della liberazione del Campo di concentramento di Auschwitz – ma un’intera settimana al ricordo e alla discussione dei temi della Shoah.

La famiglia Segre è particolarmente legata a Rapallo, dove possiede una casa comprata dal nonno di Liliana nel 1937 e considerata la casa al mare di famiglia. Anche per questo Alberto Belli Paci ha accolto volentieri l’invito della scuola e la mattina di giovedì 18 gennaio incontrerà i bambini della primaria e i ragazzi della secondaria, dialogando con loro e rispondendo alle loro domande sull’esperienza della deportazione tragicamente vissuta dalla sua famiglia. La madre era una bambina quando, nel 1938, è stata vittima delle delle leggi razziali. Deportata ad Auschwitz e sopravvissuta al campo di sterminio, dove è stato ucciso suo padre, dal 1990 si è fatta testimone della Shoah, incontrando per molti anni studenti e professori perché a loro volta trasmettessero ad altri le sue parole.

Alla vita di Liliana Segre è ispirato anche lo spettacolo Fino a quando la mia stella brillerà, con Giulia Briata, in scena al Teatro Sociale di Camogli giovedì 25 e venerdì 26 gennaio, al quale assisteranno i ragazzi di cinque classi della secondaria.

Il giorno 23 gennaio alcune classi della secondaria seguiranno online l’intervista a Sami Modiano, deportato da piccolo dall’isola di Rodi e sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

 

La speciale settimana dell’Istituto proseguirà, com’è tradizione, con l’allestimento di una mostra con disegni, poesie, manifesti e plastici creati dagli alunni di tutte le classi della scuola media. Il tema scelto quest’anno è “Le voci dei bambini”, per ricordare che le prime vittime di ogni guerra sono i più piccoli, travolti da un destino che non possono capire. Com’è tradizione, i lavori più significativi verranno premiati a cura della famiglia Ferraretto, che mette ogni anno a disposizione una borsa di studio intitolata a Ottavio Ferraretto, antifascista morto in una rappresaglia nazista, al cui ricordo la città di Rapallo ha dedicato una via.

 Martedì 30 gennaio alle 16.30 nel nostro istituto si terrà il Recital della memoria, in cui gli alunni del corso pomeridiano di Teatro daranno voce, attraverso le loro letture, alle storie dei bambini vittime dell’Olocausto, accompagnati dalle melodie eseguite dagli alunni e dai docenti delle classi dell’Indirizzo Musicale: Chitarra, Pianoforte, Tromba e Violino.

Alle Pascoli le classi hanno aperto il mese con la lettura fatta da Guido Porrati del libro La città che sussurrò, di Jennifer Elvgren, la storia di come un villaggio in Svezia ha salvato dai nazisti i suoi ebrei. Ogni classe prosegue con letture tematiche. Prime, seconde e terze andranno a vedere al cinema Galline in fuga di Peter Lord, quarte e quinte La vita è bella di Roberto Benigni. Nelle ore di tecnologia si costruirà una valigia per ciascun alunno, in cui viaggeranno le parole del cuore associate agli ascolti. Verranno poi addobbati alcuni alberi del giardino come alberi della memoria, con soggetti diversi per ciascuna classe.

“Come ogni anno la nostra scuola lavora perché ragazze e ragazzi imparino l’importanza di fare memoria – dice la Dirigente scolastica Anna Grimaldi – Il ricordo, l’elaborazione, la discussione con i loro insegnanti sono un modo per fermarsi e pensare, fare sì che il ricordo dell’Olocausto non sia soltanto l’emozione di un attimo, ma si trasformi in consapevolezza e impegno contro tutte le discriminazioni, perché quanto accaduto non avvenga nuovamente, sotto altre forme, con altri nomi. Quest’anno l’incontro con Alberto Belli Paci permetterà ai ragazzi di raccogliere ricordi di vita vissuta che sono certa saranno per loro indimenticabili”.

 

 

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