ORARI PRIMI GIORNI DI SCUOLA

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Ecco alcune informazioni sull’organizzazione delle attività didattiche dei diversi ordini di scuola del nostro istituto. SCUOLA DELL’INFANZIA – VIA ARPINATI Orario provvisorio 7.40 -12.45 orario docenti dal 14/09 al 30/09 7.45 -12-45 orario bambini per tutte le sezioni Orario definitivo dal 3 ottobre con orario utenza 7.45- 16.30 Ingressi dalle 7.45 alle 9.00 con entrate scaglionate Prima uscita senza mensa ore 11.30 -11.40 – seconda uscita con mensa 13.45-14.00 Uscite scaglionate 16.00 -16.15 / 16.15-16.30 Altro: presente doppio turno mensa come comunicato dalla responsabile di plesso alle famiglie. Organizzazione del 14 settembre: – per i nuovi iscritti 7.45-7.55 entrata con permanenza dei genitori in giardino – uscita dalle 8.50 alle 9.00; – per gli altri bambini 9.10 -9.30 entrata -uscita 12.00 -12.45 senza mensa SCUOLA DELL’INFANZIA – VIA BOBBIO Orario provvisorio 7.45 -12.45 7.40 -12.45 orario docenti dal 14/09 al 30/09 7.45 -12-45 orario bambini per tutte le sezioni Orario definitivo dal 3 ottobre con orario utenza 7.45- 16.30 Ingressi dalle 7.45 alle 9.00 con entrate scaglionate Uscite scaglionate 16.00 -16.15 / 16.15-16.30 Altro : servizio mensa in aula Organizzazione del 14 settembre: – per i nuovi iscritti 7.45-8.45 entrata con permanenza dei genitori in giardino – uscita alle 10.30; – per gli altri bambini (4 -5 anni) 9.00 -9.30 entrata -uscita 12.00 -12.45 senza mensa. SCUOLA PRIMARIA – PASCOLI Orario provvisorio dal 14/09 al 23/09 ore 8:30 -12:30 Orario definitivo dal 27/09 – Tempo pieno 8:30 -16:30 – Tempo normale rientri confermati come lo scorso anno scolastico, per la classe I B rientri mercoledì e venerdì. Ingressi – classi prime e terze cortile mensa Via Bobbio – classi seconde, quarte e quinte ingresso principale Via Tre Scalini In caso di fratelli che debbano usare ingressi differenti si utilizzerà l’ingresso indicato per il fratello più piccolo ma occorre presentare domanda scritta via mail indicando la classe di appartenenza. Altro: possibile variazione oraria in uscita a partire dal 27/09/22 per la classe V B in relazione all’introduzione delle 2 ore aggiuntive di scienze motorie. Seguirà comunicazione specifica alle famiglie e al personale. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO- GIUSTINIANI Orario provvisorio 7.50 -11.55 Orario definitivo 7.50 -13.55 Organizzazione del 14 settembre 1. Gli alunni delle classi II e III attenderanno i docenti di riferimento nello spazio antistante l’ingresso principale. Dopo il suono della campanella si recheranno in classe accompagnati dal docente della prima ora. 2. Per gli alunni delle classi I l’ingresso è posticipato alle ore 8.15. Essi attenderanno i docenti di riferimento nello spazio antistante l’ingresso principale. Ingressi dal 15 settembre Gli alunni entreranno in istituto autonomamente al suono della campanella dai seguenti ingressi: INGRESSO PRINCIPALE 1F -2F- 3F -1C- 2D- 1D- 3H- 1G – 2H; PALESTRE 3D- 1A – 2A – 3A- 1H- 1E- 1B -3B- 2B; VIA PAOLUCCI 2C- 3C- 2G- 3G. I docenti saranno in classe 5 minuti prima per accoglierli. Si coglie l’occasione per augurare a tutti buon anno scolastico. Il Dirigente scolastico Anna Grimaldi Orari primi giorni di scuolaFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

ALL’IC RAPALLO LA DIGITALE RADDOPPIA

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Il calo demografico, che nella nostra regione si fa sentire in talune aree in modo rilevante, con la diminuzione della popolazione scolastica, fa un’eccezione a Rapallo, dove le medie dell’Istituto Comprensivo Rapallo registrano un aumento degli alunni. I nuovi iscritti alla scuola rapallese portano a mille il numero totale degli studenti della scuola (207 all’Infanzia, 295 alla Primaria e 498 alla Secondaria di primo grado). Ci sarà quindi una nuova classe di prima media e sarà ad indirizzo digitale, viste le richieste e il gradimento dei genitori. La nuova sezione digitale affiancherà quella ormai “storica”, nata nel 2013, proponendo un approccio scolastico accattivante basato sull’uso delle nuove tecnologie, l’apprendimento collaborativo e l’uso consapevole e creativo dei dispositivi digitali e del Web. Ma anche nelle altre sezioni dell’Istituto rapallese il lavoro è ormai strutturato in maniera innovativa, con l’uso dei monitor touch in ogni aula acquisiti con i finanziamenti PON, le piattaforme didattiche che permettono le scambio di materiali in aule virtuali e quindi interazioni più dinamiche tra docenti e alunni e approcci laboratoriali che promuovono sempre di più il ruolo attivo degli studenti nell’apprendimento. “I mesi della didattica a distanza sono stati una formidabile occasione di aggiornamento per gli insegnanti, che si sono trovati a dover stimolare l’interesse dei ragazzi e a sostenerne la motivazione in condizioni molto difficili – dice Anna Grimaldi, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Rapallo – Le competenze maturate durante la pandemia in termini di strumenti digitali e nuovi modelli pedagogici sono ora patrimonio comune della scuola, che ha rimodulato la sua proposta con particolare attenzione all’innovazione digitale nella didattica. Naturalmente le nuove metodologie basate sull’utilizzo di strumenti digitali si affiancano alle buone pratiche consolidate negli anni nel nostro Istituto garantendo ai nostri alunni un percorso educativo e formativo armonico, basato sulla tradizione e sull’innovazione”. Per mettere a disposizione della comunità scolastica le proprie buone pratiche, l’Istituto Comprensivo Rapallo si aprirà alle altre scuole i docenti neoassunti a partecipare alle lezioni dei colleghi più esperti grazie al progetto delle Scuole Innovative.    Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

IL SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, ANNA GRIMALDI

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Carissime alunne e alunni, docenti, personale ATA e famiglie, manca un solo giorno all’inizio dell’anno scolastico 2022/23, come sempre caratterizzato da entusiasmo, curiosità e tante aspettative. Diversi i cambiamenti rispetto agli anni scolastici precedenti. Avremo la possibilità di incontrarci nell’ambiente scolastico con una maggiore libertà, di vederci per colloqui e riunioni, di tornare a riconoscerci… Si potrà ritornare a svolgere tutte quelle attività di gruppo che avvicinavano, non solo fisicamente, alunne e alunni e che garantivano loro uno scambio proficuo anche per l’acquisizione di conoscenze e competenze. Ricominceremo anche a progettare viaggi e uscite per condividere momenti importanti di socialità fuori dalle aule scolastiche. Servirà ancora cautela ma questo lento ritorno alla normalità porterà tutti noi ad essere sereni nel progettare il percorso di formazione e di crescita previsto dal nostro PTOF per accompagnare ogni alunno alla conquista dell’ autonomia e alla conoscenza dei saperi. Ai docenti del nostro istituto è affidato un compito importantissimo ovvero quello di guidare, sostenere, supportare, educare e istruire bambine e bambini, ragazze e ragazzi. In primis però è necessaria l’accoglienza, l’abbraccio, la cura affinché ogni alunna e ogni alunno trovi un ambiente sereno e armonioso, una seconda casa dove poter esprimere in ogni momento curiosità, desideri, sogni e timori. Al personale ATA quello di garantire servizi essenziali affinché la scuola possa aprire ogni giorno le sue porte, rispondere alle tante richieste di famiglie e personale e gestire tutte quelle procedure ormai essenziali per garantire il servizio scolastico. Alle famiglie, prima agenzia educativa, il compito di fare rete con la scuola fortificando il suo messaggio. Affidano a noi quotidianamente e con fiducia il loro bene più caro che necessita di essere curato e tutelato. Al nuovo Dirigente quello di raccogliere un testimone importante che permetterà, in continuità con il percorso pregresso, di fortificare ancorala progettualità di questa scuola, individuando altre e nuove opportunità di crescita per qualificare maggiormente l’offerta formativa e valorizzare ulteriormente le già eccellenti professionalità presenti in istituto. Alle alunne e agli alunni, infine, il compito di vivere questo anno con impegno, tenacia, serenità, entusiasmo, passione, sicurezza e caparbietà! E di percorrere la propria strada consapevolmente e responsabilmente, nel rispetto dei pari, dei docenti e di tutte le figure di riferimento, scolastiche e non. Sempre con un sorriso… A tutti voi, a tutti noi desidero pertanto rivolgere il mio saluto e il mio augurio per questo anno scolastico che verrà. Insieme, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ognuno, si potrà fare bene e portare avanti responsabilmente quel progetto di scuola inclusiva che caratterizza e distingue l’istituto comprensivo di Rapallo da tutti gli altri istituti scolastici. La strada sarà sicuramente lunga e qualche volta anche perigliosa, citando la letteratura, ma la passione, l’entusiasmo, la curiosità, la disponibilità, la flessibilità e la responsabilità potranno aiutare tutti noi a superare anche quei piccoli ostacoli che incontreremo nel nostro cammino insieme. Buon anno scolastico! Il Dirigente Scolastico Anna GrimaldiFacebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

IL COMMIATO DEL PRESIDE DANERI

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Il 1 settembre 2012 nasceva l’Istituto comprensivo Rapallo. Sono passati dieci anni esatti da quel momento, che segna anche il mio insediamento come Dirigente scolastico del neonato Istituto. Alla fine del mio mandato, mi rivolgo a tutti i componenti dell’Istituto, allievi, docenti, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici, genitori, e anche alla città di Rapallo, dove sono nato e cresciuto e ho insegnato per 17 anni, al Liceo Da Vigo, prima di diventare Dirigente scolastico. Sarà la professoressa Anna Grimaldi, Preside nell’ultimo triennio all’IC Cicagna, ad insediarsi come nuova dirigente dell’IC Rapallo. A lei auguro di cuore di poter vivere un’esperienza intensa, significativa ed arricchente dal punto di vista umano, quale è stato per me questo decennio. Nel passaggio del testimone, è doveroso un bilancio. In questi dieci anni sono state tante le sfide che abbiamo vissuto insieme: – fin dall’inizio provare a costruire una collaborazione fattiva tra ordini di scuola che fino a quel momento avevano navigato parzialmente separati, curando i passaggi tra Infanzia e Primaria e poi alla Secondaria; – offrire una scuola di qualità che sapesse valorizzare l’allievo che possedeva dei talenti, ma anche fornire strumenti di aiuto a quello che era in difficoltà; – modernizzare le dotazioni dell’Istituto, sia come laboratori, sempre più ricchi e specializzati, sia come attrezzature per le classi, dai pc alle LIM e ai monitor touch di ultima generazione, installati quest’estate; – inventare forme nuove per la didattica, col passaggio alle sezioni eterogenee nell’Infanzia, con la riflessione attenta sulle nuove modalità di valutazione nella Primaria, con l’attuazione di progetti innovativi come la straordinaria esperienza della Sezione digitale o quella dell’Ala americana nella Secondaria: decisioni e progetti attuati sempre e solo per favorire il miglioramento degli apprendimenti e il benessere di bambine e bambini, ragazze e ragazzi; – coinvolgere, quando è stato possibile, anche gli allievi in progetti propositivi e accattivanti, come nell’esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi, della raccolta differenziata applicata a scuola o dei concorsi di sensibilizzazione (come per il video al contrasto del cyberbullismo), per abituarli a pensare che possono e devono spendere energie a migliorare la vita della scuola e della città; – non farsi travolgere dagli avvenimenti in questi durissimi tre ultimi anni, ma saper rispondere in maniera tempestiva e creativa alle problematiche poste dal lockdown e dalle norme di contenimento della pandemia; – aprirci alla città, come con il progetto “Scuola XXL” che ci ha permesso, anche durante il lockdown, di erogare corsi e attività aperti a tutti i cittadini, mettendo a sistema quello che avevamo sperimentato per gli allievi e facendo diventare la scuola un luogo di cultura, un “porto di mare” accogliente e stimolante. Tutto questo è stato ed è possibile solo grazie ad un “noi”. E’ stato ed è possibile grazie ad un gruppo straordinario di persone, che ha reso più semplice la mia responsabilità. E’ un gruppo costituito da persone comuni, ma che si sono coinvolte a sostenere l’idea di una scuola aperta, moderna, coinvolgente, che funzionasse da punto di riferimento: si tratta di docenti di tutti gli ordini, di genitori, di collaboratori scolastici e di assistenti amministrativi, che si sono fatti carico di sostenere un impegno notevole. A tutti quelli che si sono impegnati in tale direzione va il mio più profondo “grazie”. Fondamentale in tutti questi anni è stato il contributo del Comitato Genitori Rapallo, straordinaria esperienza di sostegno per la scuola, che  negli anni ha realizzato raccolte di fondi, organizzazione di momenti di festa e partecipazione attiva, donazioni, pitturazione e supporto alla pulizia dei locali scolastici, allestimento di aule attrezzate, per ricordare solo le iniziative più eclatanti. Purtroppo troppo spesso la politica e in generale l’opinione pubblica dimenticano facilmente quanto sia cruciale investire sulla scuola, non lasciare sola la scuola, sostenerla e non ingolfare la sua azione con mille richieste e pretese. La fase del monitoraggio dei casi positivi dello scorso gennaio ne è stato un esempio lampante, visto che sono state scaricate sulle scuole responsabilità che non erano certo di loro competenza. In queste situazioni per chi lavora a scuola o per chi è il responsabile diventa molto più difficile mantenere la barra dritta e ricordare quella che è la sua missione: costruire possibilità e occasioni per i ragazzi. Grazie a chi mi ha aiutato a tenere ferma la barra anche nei momenti più complicati. Il bello di questo periodo è che non siamo mai stati ad aspettare aiuti dal cielo. Aiutati che il Ciel ti aiuta: è andata proprio così. Nei primi anni, di fronte all’impellente necessità di aiutare le tantissime situazioni di bambini e ragazzi in difficoltà, ci siamo rimboccati le maniche e prima ci siamo inventati progetti di aiuto a costo zero, con gli allievi delle scuole superiori che venivano a fare da tutor ai nostri ragazzi (un progetto poi adottato da altre scuole del territorio), poi abbiamo cominciato ad avere riconoscimenti economici importanti come quelli della Compagnia di San Paolo, che in tre anni consecutivi ci ha erogato complessivi euro 40.000, per progetti di sostegno e valorizzazione. Poi abbiamo costruito una rete di collaborazione con tante associazioni del territorio, con l’obiettivo di offrire nuove opportunità a studentesse e studenti: il già citato Comitato genitori Rapallo, il Centro Amici S.Anna, Aiuateci ad aiutare, il Lions Club Rapallo, lo Zonta International, Rete popolare, le parrocchie della città, le associazioni sportive, altre ancora. L’accordo prevedeva anche la messa a disposizione di nostre risorse, come nel caso della rete con le associazioni che si occupano di doposcuola, quando i loro rappresentanti si sono formati con i nostri docenti sulla questione dei disturbi specifici di apprendimento. Infine è finito il periodo delle vacche magre. Proprio quell’Europa, contro cui tanti si scagliano, a volte solo per convenienza politica, a noi ha fornito delle possibilità straordinarie: con i finanziamenti dei progetti PON europei abbiamo potuto arricchire la nostra offerta grazie a vari tipi di corsi, dal supporto allo studio delle discipline di base e dai corsi per i ragazzi stranieri alla preparazione alla certificazione delle lingue straniere, dal teatro ai fumetti e alle uscite didattiche dei Piani scuola estate degli ultimi due anni. Ma queste occasioni bisogna saperle cogliere: il nostro Istituto, insieme con l’IC S.Margherita Ligure, è quello che in Liguria ha “vinto” più progetti, in questi anni: 18, di cui12 per la realizzazione di corsi per allieve ed allievi, 6 per l’acquisto di attrezzature, per un totale complessivo di euro 506.124 (ed è recentissima l’ultima autorizzazione per ulteriori 75.000 euro per la realizzazione di ambienti innovativi per la Scuola dell’Infanzia), come si può vedere sull’elenco di PON IN CHIARO. La progettazione e la realizzazione di queste attività è sicuramente impegnativa, ma secondo noi è un’occasione imperdibile per fare la nostra scuola più bella, più ricca di occasioni di crescita e più attraente. Una delle immagini più recenti e significative è aver assistito il 29 luglio (il 29 luglio!) in tarda mattinata alla esibizione finale del modulo di musica, con una trentina di ragazze e ragazzi a suonare, dopo essersi preparati per tutto il mese, con diversi genitori ad ascoltare e qualcuno anche a coinvolgersi con loro. Sono occasioni uniche. Se la scuola sa attirare un gruppo di allievi anche nei mesi estivi, allora significa che è un luogo dove si sta bene. Grazie a tutti quelli che ogni giorno lavorano per questo e a tutti quelli che ci hanno fornito aiuti nei momenti in cui non esistevano altre possibilità. C’è un’altra cosa che fa ben sperare: la capacità di riflettere di un buon gruppo di docenti sul percorso che si sta compiendo. Quando dico “riflettere” intendo sapersi guardare allo specchio e riconoscere punti di forza e di debolezza del nostro agire: non è l’atteggiamento di chi ha sempre ragione, di chi pensa che solo lui o lei sa fare bene le cose, di chi è sempre e comunque pronto a lamentarsi, a criticare, a spargere polemiche, anche sui social. E’ l’atteggiamento di un gruppo, di quel gruppo straordinario di cui parlavo prima: in questi anni abbiamo operato delle scelte, a volte difficili, ma sempre con la stella polare del bene dei ragazzi. Nello scorso autunno inoltrato, poco prima delle vacanze di Natale, avevamo da imbastire il nuovo piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) per il 2022-25 e invece di compilare io, in solitudine, questo ulteriore adempimento, ho convocato un incontro libero di riflessione, cui hanno partecipato oltre una ventina di docenti. E’ stata un’occasione straordinaria per mettere a fuoco quelle che erano le criticità e quelli che potevano essere i percorsi per affrontarle. Tra l’altro, sono emerse considerazioni – sull’importanza della cura delle relazioni interpersonali, messe a dura prova dal periodo pandemico; – sullo stato di ansia che ha colpito tante persone e soprattutto ragazze e ragazzi; – sull’importanza della ricostruzione di un patto reale tra scuola e famiglia, su basi non solo formali, e di un maggiore coinvolgimento dei genitori, da ricostruire, nel rispetto delle competenze di ciascuno; – sull’importanza dell’acquisizione di reali competenze digitali per gli allievi, bravissimi a “smanettare”, ma ben poco competenti nell’usare le nuove tecnologie, fino a diventare esposti a rischi e pericoli; – sull’importanza di comprendere BENE un testo (di svariati tipi) come base indispensabile e cruciale per un vero apprendimento. Se una scuola sa mettersi in gioco, può più facilmente correggersi e raddrizzare la rotta. Una rotta che non può che avere come meta il successo formativo dei ragazzi. Penso in questo momento a chi si è perso per strada, a chi, forse, non ha incontrato la persona giusta al momento giusto. Ragione di più per costruire occasioni. Diceva Victor Hugo, uno che di situazioni difficili se ne intendeva: “Celui qui ouvre une porte d’école, ferme une prison”. La traduzione è semplice, “chi apre la porta di una scuola, chiude un carcere”, ma parafrasiamola così: “coloro che contribuiscono a costruire ogni giorno le opportunità che una scuola deve offrire, a renderla interessante, ad accendere la curiosità, ad aprirla a tutti, impediscono l’insuccesso, la devianza, il disagio sociale, l’abbandono”. Accanto ai ragazzi che si sono persi, con commozione, porto con me l’immagine di qualcuno cui la nostra scuola e i nostri docenti hanno cambiato in meglio la vita. Per finire. Ho imparato in questi anni che per vivere nella scuola, come nella vita, si può stare a calcolare su tutto o si può amare. Porto con me, con la stessa commozione l’immagine di tanti, docenti genitori personale amici, che in questi anni non sono stati a calcolare la loro convenienza o a calcolare il tempo che avrebbero dovuto dedicare alla scuola. Hanno saputo dare se stessi, ben oltre il loro ruolo e il loro orario di lavoro. A loro, che hanno saputo costruire una straordinaria comunità educante, va tutta la mia gratitudine. Un caro saluto a Tutti Giacomo Daneri Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

ELENCHI LIBRI DI TESTO ANNO SCOLASTICO 2022-2023

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Qui di seguito gli elenchi dei libri di testo in adozione per l’anno scolastico 2022-2023 SCUOLA PRIMARIA (SCUOLE PASCOLI) Classi prime 1^A 1^B 1^C Classi seconde 2^A 2^B 2^C Classi terze 3^A 3^B 3^C Classi quarte 4^A 4^B 4^C Classi quinte 5^A 5^B   SCUOLA SECONDARIA (MEDIE EX GIUSTINIANI) Classi prime  1^A 1^B CON CARTACEO 1^C 1^D 1^E CON CARTACEO 1^F 1^G 1^H Classi seconde  2^A CON CARTACEO 2^B CON CARTACEO 2^C CON CARTACEO 2^D CON CARTACEO 2^F CON CARTACEO 2^G CON CARTACEO 2^H Classi terze 3^A CON CARTACEO 3^B CON CARTACEO 3^C CON CARTACEO 3^D 3^F 3^G CON CARTACEO 3^H  Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

TORNA LA SCUOLA D’ESTATE CON CORSI ALL’ARIA APERTA, SPORT E MUSICA

Written by admin. Posted in News, Notizie home

L’anno scolastico dell’IC Rapallo si è concluso col botto di quasi 100.000 euro vinti grazie ai bandi Edugreen e Ricominciamo 2022 finanziati dai Fondi Strutturali Europei (PON). In Liguria quest’anno sono stati finanziati 39 progetti, 15 a Genova e provincia e solo 4 nel Levante. Quello della scuola rapallese è il secondo finanziamento più alto con 69.965 euro per “Ricominciamo 2022” e 25.000 euro per “Edugreen”. Edugreen, dedicato alla realizzazione di laboratori di sostenibilità ambientale per il primo ciclo, prevede la realizzazione o la risistemazione del giardino della scuola e dell’orto didattico e di giardini a fini didattici, innovativi e sostenibili. Ricominciamo 2022 permetterà anche quest’anno l’attivazione del Piano Estate, che si propone di far recuperare nel periodo estivo ai ragazzi la socialità che le precauzioni contro la pandemia e il ricorso alla didattica a distanza hanno limitato. I progetti legati ai due bandi prevedono numerose attività rivolte alle classi della primaria e secondaria, la maggior parte delle quali pensate per essere svolte all’aria aperta. Bambini e ragazzi della scuola rapallese potranno ritrovare il contatto con la natura, attraverso attività di osservazione e classificazione di animali e piante, escursioni in natura e in luoghi artistici, concerti musicali e la pratica di discipline sportive di squadra, in continuità con la tradizione sportiva dell’Istituto. Nella scuola primaria il corso “Ricominciamo a imparare” proporrà  diverse attività motorie all’aperto con approccio a diverse discipline sportive, un’uscita a una fattoria con svolgimento di un laboratorio, un’uscita al giardino botanico di Villa Rocca a Chiavari seguito da laboratori tenuti da Orientamenti Summer. In particolare #Progettiamocilfuturo propone un laboratorio che invita i bambini a riflettere sulle proprie qualità e punti di forza e che stimola la loro curiosità verso il mondo del lavoro attraverso un gioco che li porterà ad abbinare le materie che studiano a scuola con le diverse professioni. L’attività, giocata e interattiva vuole evidenziare l’unicità di ogni bambino, supportando la sua autostima e consapevolezza e allo stesso tempo aiutarli a capire che quello che studiano a scuola sarà loro utile in modi che spesso nemmeno immaginano. Nella scuola secondaria il corso “Territorio, ambiente e arte” proporrà uscite sul territorio a Montallegro, Santa Margherita e Chiavari con approfondimento artistico, ambientale, culturale. Il corso di musica “Impariamo a rispettarci” riunirà chi sa suonare uno strumento musicale in una grande band che suonerà e canterà insieme brani di musica leggera.  Il corso “Ricominciamo a muoverci” proporrà un’escursione con snorkeling a Paraggi e “prove” di vari sport, come canottaggio, minigolf, giochi al Parco Casale, basket, calcio e altri sport di squadra. Altri corsi si terranno a scuola alla ripresa dell’anno scolastico, come giornalismo, potenziamento di italiano, matematica e inglese, italiano per studenti stranieri e un corso di scoperta del territorio particolarmente dedicato all’accoglienza e al coinvolgimento degli studenti stranieri di recente arrivo in Italia, tra cui i tanti allievi ucraini ospitati dall’Istituto.          Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA: UNA FESTA APERTA A TUTTI

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Torna in presenza l’open day dell’Istituto Comprensivo Rapallo, che dopo lo stop del 2020 e la scorsa edizione “on line” per le precauzioni anti-Covid che limitavano l’ingresso dei familiari, quest’anno aprirà nuovamente le porte per condividere l’ultimo giorno di scuola con la sua carica di gioiosa euforia. L’appuntamento è mercoledì 8 giugno dalle 9.00 alle 12.00, per un tour nelle classi della scuola media ex Giustiniani (con le dovute cautele, come l’obbligo della mascherina) ascoltando dalla viva voce dei ragazzi il racconto di iniziative e approfondimenti realizzati nel corso dell’anno scolastico appena concluso. “A volte si fa fatica a scorgere il frutto del cammino quotidiano – dice il Dirigente Scolastico dell’IC Rapallo Giacomo Daneri – alla fine dell’anno è importante fermarsi e guardare il percorso svolto e rendersi conto di quanto siamo cresciuti. Se vogliamo l’open day è una forma particolare di rendicontazione sociale, senza cifre e percentuali, ma piena di energia ed entusiasmo”. A dare inizio all’open day sarà un concerto a cura delle classi di violino, chitarra, tromba e pianoforte, che riproporranno parte del repertorio svolto durante i concerti di fine anno, tratto dalla letteratura tradizionale barocca, classica, jazz e pop, diviso per ensemble strumentali e un brano per l’intera orchestra: Storm della compositrice Soon Hee Newbold. Lo spettacolo continuerà con il video della rappresentazione teatrale, liberamente tratta dal romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo, della 3D. La 3A presenterà un sito sui Promessi Sposi che raccoglie il frutto dello studio degli alunni, ma anche giochi e curiosità. La 3B mostrerà il suo museo virtuale dedicato a Pollock e la scuola di New York, dove le opere del padre dell’action painting e quelle degli artisti attivi a New York tra gli anni ’40 e ’50 dialogheranno con le opere degli alunni. Molti ragazzi delle terze quest’anno hanno partecipato a un progetto sulla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare e dell’immagine, curato dalla Dott.ssa Anna Scelzo, che ha portato la sua esperienza con la nostra e altre scuole del territorio al convegno Diritto al corpo, svoltosi durante il Festival della Parola. All’open day gli alunni coinvolti illustreranno i  loro lavori: photovoice e padlet per raccontare con le immagini il rapporto con il cibo e con il sé. Il Dipartimento di Tecnologia parteciperà all’Open Day presentando i laboratori sviluppati durante l’anno scolastico: “Stilista per un giorno”, il laboratorio di progettazione “La mia prima casa”, “Il mio primo circuito elettronico” e “Progettazione di un logo”. La 2A illustrerà alcune presentazioni realizzate in seguito all’uscita in spiaggia con il Labter Monte di Portofino sull’inquinamento da plastica nei nostri mari. La 2B si è divertita a immaginare cosa posterebbe sui social oggi William Shakespeare se fosse un influencer, la 2D presenterà il suo compito di realtà, il consorzio di tour operator e agenzie di viaggio “TravelDi”, mentre la 2F presenterà cartelloni e risultati delle interviste sul rispetto dell’ambiente: i genitori che visiteranno la loro classe potranno cimentarsi nel  calcolo della loro impronta ecologica, del loro consumo di acqua o rispondere ai questionari preparati dai ragazzi. La 2G introdurrà i visitatori nelle attività di laboratorio dei futuri scienziati, impegnati nei loro primi esperimenti di chimica e fisica. I ragazzi delle prime presenteranno lavori che spaziano dal mito, all’arte, dalla scienza e tecnologia all’ambiente. Si comincia con la 1A, che presenterà il progetto di educazione civica “Io come l’altro”, una mostra di disegni dedicati a ciò che ci rende unici e ciò che ci fa uguali; la 1B illustrerà il progetto Tetramind, che ha fatto sperimentare agli alunni forme di didattica innovativa come lo storytelling e l’inquiry based learning, finalizzati a mettere sempre di più al centro del lavoro scolastico i ragazzi con le loro caratteristiche uniche; gli alunni della 1C metteranno in scena l’episodio mitologico della scelta di Paride e illustreranno alcune presentazioni personali sulle fatiche di Eracle e sul viaggio di Odisseo realizzate nel corso dell’anno. La 1D illustrerà un compito di realtà, fingendosi tour promoter, mentre la 1F presenterà il lavoro “La tecnologia al servizio delle scienze”: dalla pasta di sale per costruire la cellula 3D a un microscopio portatile realizzato dai ragazzi utilizzando un semplice cellulare. La 1G mostrerà i disegni finali di un progetto mirato ad osservare le forme e i colori della natura  attraverso il disegno, partendo da forme geometriche per poi arrivare a disegnare anche i particolari. La 1H mostrerà i modelli di cellula animale e vegetale creati dai ragazzi e coinvolgerà i visitatori in giochi sull’elevamento a potenza. I docenti di scienze motorie e sportive presenteranno in un video a rotazione le immagini delle attività svolte durante l’anno e premieranno i vincitori delle gare di atletica (resistenza, velocità lancio del vortex). Non mancheranno gli intermezzi musicali a cura delle classi di violino, chitarra, tromba e il consort di flauti e una speciale performance dal vivo sulle note del brano Viva la vida dei Coldplay, cantato dai ragazzi del corso PON “Ricominciamo a cantare” accompagnati da quasi trenta musicisti.Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

IL NUOVO LABORATORIO TECNOLOGICO DEDICATO A DANIEL HAMZA

Written by admin. Posted in News, Notizie home

E’ trascorso un anno dalla scomparsa del nostro alunno Daniel Hamza, portato via da una malattia a soli dodici anni. Perché il suo ricordo sia sempre vivo nella scuola, venerdì 20 maggio sarà dedicato a lui il nuovo laboratorio tecnologico-scientifico che sarà inaugurato nella mattinata alla presenza dei familiari. Le dotazioni della nuova aula-laboratorio sono all’avanguardia: dalle stampanti 3D alla termoformatrice, dallo scanner 3D a 25 visori per la realtà 3D, che con specifiche applicazioni didattiche permetteranno agli allievi di sperimentare da protagonisti esperienze virtuali come l’allunaggio oppure la vita al tempo dei dinosauri. Il nuovo laboratorio verrà intitolato a Daniel per lasciare un segno visibile della sua voglia di vivere, come hanno ricordato con le loro bellissime parole i suoi compagni di classe: “L’11 maggio 2022 si è compiuto un anno dalla morte di Daniel Hamza. Per ricordarlo, la scuola ha deciso di inaugurare un laboratorio a suo nome. I ragazzi della sua classe, insieme ai docenti e al preside, hanno già iniziato a creare questo laboratorio e tutti sono molto contenti di fare questo progetto perché così anche i ragazzi che verranno gli anni prossimi potranno sapere della persona stupenda che era Daniel. Daniel era un ragazzo semplice ma aveva un cuore d’oro, aveva molti amici e voleva un sacco di bene ad ognuno di loro, come loro lo vogliono a lui. Viveva la vita al massimo ogni giorno, rideva, si divertiva e scherzava. Non ha avuto una vita molto facile dato che, in passato, ha avuto diversi problemi di salute, ma nonostante tutto è riuscito ad andare avanti, lottando con tutto se stesso, e facendo emergere la sua spontanea e bellissima forma di essere. È stato un ragazzo molto generoso e gentile che, nel corso dei 2 anni che ha fatto alle scuole medie, ha donato tutto se stesso sia ad ognuno dei suoi compagni, sia a tutti i professori che lo hanno accompagnato e guidato nel percorso scolastico. I suoi compagni di classe l’anno scorso hanno fatto molti disegni, lettere e cartelloni per Daniel e hanno deciso di mettere tutto dentro questo laboratorio così che tutti possano leggere i bei momenti passati insieme a lui”. La targa in legno lavorato che ricorderà Daniel Hamza è stata realizzata e donata all’Istituto da Luciano Canepa, che ringraziamo sentitamente per la sua sensibilità, generosità e competenza professionale. Sulla targa è riportata la frase “La tua allegria e il tuo coraggio saranno sempre con noi”. L’”Aula Daniel” permetterà alle generazioni di allievi che verranno di sviluppare e affinare le loro competenze nelle materie scientifiche, in particolare nella progettazione e realizzazione di oggetti 3D, nella programmazione di robot educativi, nell’utilizzo di kit didattici di elettronica, pneumatica, ottica, e nell’utilizzo dei visori 3D.Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

NUOVE DISPOSIZIONI ANTI-COVID

Written by admin. Posted in News

A questo link la comunicazione con le nuove disposizioni sul contenimento della pandemia da Covid19. Ricordiamo le più importanti per l’utenza:
  • permane l’obbligo di indossare la mascherina (tranne che per le attività sportive e i bimbi della Scuola dell’Infanzia;
  • permane il divieto di accesso agli edifici scolastici con una temperatura superiore a 37,5°;
  • permane la raccomandazione di mantenere il distanziamento di almeno un metro tra gli allievi;
  • permane l’obbligo per il personale docente di essere in regola con l’obbligo vaccinale per svolgere attività a contatto con gli allievi;
  • non è più necessario esibire il green pass per entrare a scuola.
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather

UNA FAVOLA PER I NOSTRI PICCOLI ALUNNI UCRAINI

Written by admin. Posted in News, Notizie home

Da quattro settimane nella nostra scuola sono arrivati nove alunni ucraini, in fuga dalla guerra. Tra le iniziative messe in atto per accoglierli il più affettuosamente possibile, gli alunni delle classi 2B e 3B digitale, che stanno partecipando al progetto Tetramind del Liceti sperimentando lo storytelling, hanno pensato di scrivere una favola per i quattro più piccoli, che frequentano la scuola elementare Pascoli, che li vedesse protagonisti, con i loro nomi e le loro vere passioni.  L’intendimento era comunicare fiducia, creare un legame e far passare attraverso la favola un messaggio positivo, che dalla guerra si può scappare ma in futuro si potrà tornare a casa e la vita tornerà quella di prima. Ecco allora la storia di Artem e dei suoi amici, apparentemente piccoli e impotenti di fronte a un nemico spaventoso, in realtà dotati di insospettabili superpoteri. La favola è stata letta in collegamento Google Meet con la scuola elementare Pascoli in italiano e in ucraino, grazie agli alunni presenti alle medie. A breve verrà tradotta in ucraino, corredata da illustrazioni, stampata e regalata ai bambini delle elementari. Artem e il drago di cenere C’era una volta in una città dal cielo azzurrissimo, circondata da campi di grano, un bambino di nome Artem, che amava molto disegnare. La mattina faceva le caricature dei maestri e dei compagni sul suo inseparabile taccuino, disegnava quello che succedeva in classe e quello che vedeva dalle finestre della scuola. Tutte le pareti erano ricoperte dai suoi bellissimi disegni. Ogni giorno, finiti i compiti, si vedeva al parco con i suoi migliori amici: Ivan, che amava gli animali, Nikita, appassionato di musica  e Dasha, che adorava il vento, la pioggia e tutti i fenomeni naturali. Il loro posto preferito era un piccolo spazio sotto lo scivolo, dove si confidavano i loro segreti e inventavano giochi sempre nuovi. Un giorno però sulla loro città cominciò a soffiare un vento gelido e il cielo si ricoprì di nuvole nere, dalle quali pioveva una cenere grigia che immobilizzava le persone appena ne erano toccate. Era il drago dell’Est che si era svegliato dal suo sonno centenario e, infuriato, percorreva il cielo a grandi falcate sputando fuoco che si trasformava in cenere paralizzante. La gente spaventata si rifugiava dove poteva, ma era difficile sfuggire alla pioggia di cenere, che si spostava portata dal vento, e anche i genitori dei quattro bambini presto si trasformarono in statue inanimate. Sotto lo scivolo del parco giochi i quattro bambini stavano seduti vicini vicini per farsi coraggio, ma nessuno di loro sapeva che cosa fare. Dasha, a cui il nonno prima di trasformarsi in statua aveva messo al collo un ciondolo d’argento a forma di saetta, stava giocherellando con la sua collana, quando si accorse che il ciondolo lampeggiava debolmente. Anche le cuffiette regalate dai genitori a Nikita sembravano emanare una piccola luminosità, così i bambini si alzarono e cominciarono a seguire le luci che si facevano più forti in certe strade e si affievolivano in altre, mostrando loro un percorso che dal centro portava alla periferia della città. Questa era circondata da una foresta di alberi così alti che non facevano passare la luce del sole. I bambini non avevano il coraggio di entrare nel buio di quella fitta foresta e stavano sotto un albero domandandosi che cosa avrebbero dovuto fare, quando Ivan, che sapeva fare i versi di tutti gli animali, per passare il tempo, cominciò a fischiare come un uccello e, poco dopo, una candida civetta si posò sul ramo più basso, osservando i bambini con curiosità. All’improvviso cominciò a spiccare piccoli voli da un ramo all’altro, come per guidarli nell’intrico del bosco e i bambini, incoraggiati da Ivan, la seguirono. Usciti dalla foresta si trovarono di fronte un alto muro di ghiaccio che sembrava non avere fine né da una parte né dall’altra. Sembrava fatto di cristallo, impossibile passare dall’altra parte. Scoraggiati i bambini si sedettero sotto la gelida muraglia, e Dasha cominciò a pensare al caldo sole d’agosto, che avrebbe potuto sciogliere con facilità quella parete di ghiaccio. Improvvisamente un raggio di sole sbucò dal cielo e si concentrò su una parte del muro, che a poco a poco si sciolse, creando un varco attraverso il quale passarono. Arrivati dall’altra parte ai bambini mancò il cuore dallo spavento: erano in una landa desolata, ricoperta di cenere e al centro della pianura stava il drago di fuoco, che li osservava venire avanti, stupefatto che qualcuno avesse avuto il coraggio di arrivare fino a lì. Ad Artem tremavano le mani quando tirò fuori dal suo zaino taccuino e matita, ma non avrebbe mai rinunciato a disegnare un essere così portentoso, anche a costo di diventare una statua di pietra. Fece uno schizzo del drago e poi cominciò a rifinirlo, osservandone con attenzione i particolari. Il drago lo guardava disegnare immobile, solo la cenere che si alzava davanti alle sue immense narici rivelava che il mostro era vivo e vigile. Artem si avvicinò un po’ di più per osservarlo meglio e il drago non si mosse. Allora anche Nikita, Ivan e Dasha si avvicinarono e quando gli furono così vicini da poterlo toccare si accorsero che il gigantesco drago aveva un’aria malconcia e respirava a fatica. Solo e odiato da tutti, stava morendo al centro della terra desolata che lui stesso aveva creato. Impietositi, i bambini cercarono di consolarlo come potevano: Ivan gli parlò dolcemente come avrebbe fatto con un cucciolo, Nikita gli cantò una delle sue canzoni preferite, mentre Dasha faceva vento con le mani per portargli un po’ di sollievo. Artem provò una gran pena per il drago morente e gli porse il disegno che gli aveva fatto. Il drago alzò l’enorme muso per guardare, quando il foglio cominciò ad accartocciarsi e a girare su se stesso velocemente, come preso da un turbine di vento. Sotto i loro occhi stupefatti il disegno di Artem prese vita e davanti a loro apparve un altro drago, più grande e possente del primo. “Un amico è quello che ci vuole” disse Artem sorridendo, mentre con Ivan, Nikita e Dasha osservava i due draghi che cominciavano a scambiarsi musate affettuose. In pochi giorni il vecchio drago si rimise completamente e per ringraziare i bambini di aver interrotto la sua triste solitudine si offrì di riportarli in volo alla loro città. Che spettacolo fu volare sui draghi sorvolando la grande muraglia di ghiaccio che si scioglieva a poco a poco lasciando di nuovo lo spazio ai campi di grano e l’immensa foresta dagli alberi altissimi, sorvolata dalla candida civetta! Dove passavano i draghi in volo la cenere scompariva, e le persone riprendevano vita. I quattro bambini si fecero portare al parco giochi, dove furono accolti come eroi e finché vissero i due draghi furono i custodi della loro città. Ed ecco la versione in russo a cura dell’insegnante Natalia Gladouchenko, con le illustrazioni di Leonardo Magnani di 2B Сказка 3Б класса для детей школы Пасколи Артём и Пепельный Дракон Давным – давно в одном городе , окруженном множеством зерновых полей, под голубым небом жил мальчик по имени Артём , который очень любил рисовать. По утрам он рисовал карикатуры учителей и одноклассников в своем любимом блокноте , рисовал то, что происходило в классе и то , что видел из школьных окон . Все стены были увешаны его красивейшими рисунками. Каждый день, закончив делать уроки , Артём виделся в парке со своими лучшими друзьями : с Иваном, который любил животных, с Никитой , увлекающимся музыкой и с Дашей , которая любила ветер , дождь и все природные феномены. Их любимым местом было небольшое пространство под горкой, где они делились своими секретами и придумывали новые игры. Однако однажды над их городом начал дуть ледяной ветер, и небо заволокло черными тучами, из которых сыпался дождем серый пепел , обездвиживающий людей, как только он касался их . Это дракон Востока очнулся от столетнего сна и в ярости зашагал по небу, изрыгая огонь, превращающийся в парализующий пепел. Испуганные люди укрылись, где могли, но трудно было избежать дождя пепла, который двигался с ветром, и даже родители четверых детей вскоре превратились в неодушевленные статуи. Под горкой на детской площадке четверо детей сидели рядышком для храбрости, но никто из них не знал, что делать. Даша, дедушка которой перед тем, как стать статуей, надел ей на шею серебряный кулон в форме молнии, играла со своим ожерельем, когда заметила, что кулон слабо мерцает. Даже наушники, подаренные Никите родителями, как будто излучали небольшую яркость, поэтому дети встали и стали следить за огнями, которые на одних улицах усиливались, а на других гасли, показывая им путь, который из центра вел к окраинам города . Окраины были окружены лесом из таких высоких деревьев, что они не пропускали солнечный свет. У детей не хватило смелости войти в темноту того дремучего леса и они стояли под деревом, соображая, что им делать, когда Иван, умевший издавать звуки всех животных, чтобы скоротать время, начал свистеть, как птичка. а вскоре после этого на самую нижнюю ветку села белая сова, с любопытством наблюдая за детьми. Вдруг она начала перелетать с одной ветки на другую, как бы направляя их в дебри леса, и дети, подбадриваемые Иваном, следовали за ней. Выйдя из леса, они оказались перед высокой ледяной стеной, которая, казалось, не имеет конца ни с одной, ни с другой стороны. Казалось, она сделана из хрусталя, перейти на другую сторону было невозможно. Обескураженные дети сели под ледяную стену, а Даша стала думать о жарком августовском солнце, которое легко могло растопить эту ледяную стену. Внезапно с неба вырвался солнечный луч и сфокусировался на части стены, которая постепенно таяла, создавая брешь, через которую они прошли. Когда дети достигли другой стороны,то от страха сердце ушло в пятки : они оказались в пустынной земле, покрытой пеплом, а в центре равнины стоял огненный дракон, который смотрел, как они идут вперед, пораженный тем, что у кого-то хватило смелости идти до тех пор, пока там. У Артема тряслись руки, когда он вытаскивал из рюкзака блокнот и карандаш, но он никогда бы не отказался рисовать такое чудо-существо, даже ценой превращения в каменную статую. Он сделал набросок дракона, а затем начал его дорабатывать, тщательно соблюдая все детали. Дракон неподвижно смотрел, как он рисует, и только пепел, поднимающийся перед его огромными ноздрями, свидетельствовал о том, что чудовище живо и начеку. Артем придвинулся поближе, чтобы лучше его разглядеть, а дракон не шевельнулся. Потом к нему подошли Никита, Иван и Даша, и когда они были достаточно близко, чтобы коснуться его, то заметили, что гигантский дракон выглядит избитым и тяжело дышит. Одинокий и всеми ненавидимый, он умирал в центре пустоши, которую сам же и создал. Сожалея, дети старались его утешить, как могли: Иван говорил с ним тихо, как со щенком, Никита пел ему одну из своих любимых песен, а Даша обмахивала руками, чтобы принести ему облегчение. Артёму стало очень жаль умирающего дракона, и он протянул ему рисунок, который нарисовал для него. Дракон поднял свою огромную морду, чтобы посмотреть, как бумага начала быстро сворачиваться и поворачиваться, словно подхваченная вихрем. На их изумленных глазах замысел Артема ожил , и перед ними предстал еще один дракон, крупнее и сильнее первого. «Друг — это то, что нужно», — с улыбкой сказал Артем, и вместе с Иваном, Никитой и Дашей он наблюдал, как два дракона начали обмениваться ласковыми прикосновениями морд . Через несколько дней старый дракон полностью выздоровел, и в благодарность детям за то, что они прервали его печальное одиночество, предложил отвезти их обратно в их город. Какое это было зрелище — пролететь на драконах , пролетавших над огромной ледяной стеной, которая мало-помалу таяла, снова оставляя место для пшеничных полей и огромного леса с высокими деревьями, на которые не обращала внимания белая сова! Там, где пролетали драконы, пепел исчезал, а люди возвращались к жизни. Четверо детей были доставлены на игровую площадку, где их встретили как героев, и пока они были живы, два дракона были хранителями их города.      Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmailby feather
Istituto Comprensivo Rapallo
Via Frantini, 7 16035 Rapallo
Tel. 0185 67367 Fax 0185 54976
C.F. 91045720108 - C.M. GEMM138002
e-mail geic85700d@istruzione.it geic85700d@pec.istruzione.it




Privacy Policy